CRISI DEL GOVERNO RENZI E FORMAZIONE DEL GOVERNO GENTILONI
4 dicembre 2016
Si svolge il referendum popolare confermativo della legge costituzionale per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione, approvata dal Parlamento e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 88 del 15 aprile 2016.
Il risultato della votazione non è favorevole all'approvazione della legge costituzionale.
5 dicembre 2016
Si riunisce il Consiglio dei ministri. Il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi informa i ministri della sua intenzione di salire al Quirinale ad annunciare le dimissioni, dopo il voto negativo del referendum costituzionale.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella riceve il Presidente del Consiglio che, a seguito dell'esito del referendum costituzionale, comunica di non ritenere possibile la prosecuzione del mandato del Governo e pertanto manifesta l'intento di rassegnare le dimissioni.
Il Presidente della Repubblica, considerata la necessità di completare l'iter parlamentare di approvazione della legge di bilancio onde scongiurare i rischi di esercizio provvisorio, chiede al Presidente del Consiglio di soprassedere alle dimissioni per presentarle al compimento di tale adempimento.
6 dicembre 2016
La Commissione Bilancio del Senato inizia l'esame in sede referente del d.d.l. di bilancio, già approvato dalla Camera (S. 2611).
7 dicembre 2016
L'Assemblea del Senato avvia l'esame del d.d.l. di bilancio.
La Ministra per i rapporti con il Parlamento Boschi, a nome del Governo, pone la questione di fiducia sull'approvazione senza emendamenti, subemendamenti e articoli aggiuntivi dell'articolo 1 del d.d.l. nel testo identico a quello approvato dalla Camera dei deputati.
Il Senato approva la questione di fiducia sul d.d.l. di bilancio con 173 voti favorevoli e 108 contrari; (presenti: 282; votanti: 281 maggioranza: 141).
Successivamente, il Senato approva, con distinte votazioni, anche gli altri articoli del d.d.l. e il provvedimento nel suo complesso.
Il Presidente della Repubblica, Mattarella, riceve al Quirinale il Presidente del Consiglio, Renzi, il quale, essendosi concluso l'iter parlamentare di esame e di approvazione della legge di bilancio, rassegna le dimissioni del Governo da lui presieduto. Il Presidente della Repubblica si riserva di decidere e invita il Governo a rimanere in carica per il disbrigo degli affari correnti.
8 dicembre 2016
Il Presidente della Repubblica inizia le consultazioni per la formazione del nuovo Governo ricevendo successivamente il Presidente del Senato, Grasso, la Presidente della Camera, Boldrini e il Presidente emerito della Repubblica, sen. Napolitano.
9 e 10 dicembre 2016
Proseguono le consultazioni del Capo dello Stato con le forze politiche per la formazione del nuovo Governo.
11 dicembre 2016
Il Presidente della Repubblica, Mattarella conferisce l'incarico di formare il nuovo Governo all'on. Paolo Gentiloni, Ministro degli esteri del Governo dimissionario, che accetta con riserva.
Il Presidente del Consiglio incaricato è ricevuto a palazzo Madama dal Presidente del Senato, Grasso, e poi a Montecitorio, dalla Presidente della Camera, Boldrini.
Successivamente, il Presidente del Consiglio incaricato Gentiloni inizia le consultazioni con le forze politiche che si svolgono presso la Camera dei deputati.
12 dicembre 2016
Il Presidente del Consiglio incaricato conclude le consultazioni e si reca dal Capo dello Stato per sciogliere la riserva e presentare la lista dei ministri.
Con quattro distinti decreti adottati in data 12 dicembre 2016, il Presidente della Repubblica: accetta le dimissioni rassegnate il 7 dicembre 2016 dal Presidente del Consiglio dei ministri dott. Matteo Renzi in nome proprio e dei ministri componenti il Consiglio medesimo; accetta, su proposta del Presidente del Consiglio, le dimissioni rassegnate, per le rispettive cariche, dai sottosegretari di Stato alla Presidenza del Consiglio e dai sottosegretari di Stato presso i ministeri; nomina l'on. Paolo Gentiloni Silveri Presidente del Consiglio; nomina, su proposta del Presidente del Consiglio on. Gentiloni, i 18 ministri del nuovo Governo (tra i quali, 5 senza portafoglio). I quattro decreti sono pubblicati nella Gazzetta Ufficiale n. 293 del 16 dicembre 2016.
In serata, al Quirinale il Presidente del Consiglio dei ministri Gentiloni e i ministri giurano nelle mani del Capo dello Stato, pronunciando la formula di rito.
Dopo il giuramento del nuovo Governo si svolge a Palazzo Chigi la tradizionale cerimonia del passaggio di consegne tra il Presidente uscente Renzi e il nuovo Presidente del Consiglio Gentiloni.
Successivamente, si tiene la prima riunione del Consiglio dei ministri. Il Consiglio condivide collegialmente le proposte formulate dal Presidente Gentiloni di nomina a Sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri dell'on. Maria Elena Boschi, con le funzioni di Segretario del Consiglio medesimo (nomina disposta con D.P.R. 12 dicembre 2016) la quale presta giuramento ed assume le proprie funzioni, e di conferimento degli incarichi ai ministri senza portafoglio. Gli incarichi sono attribuiti con il D.P.C.M. 12 dicembre 2016. I due provvedimenti sono pubblicati nella Gazzetta Ufficiale n. 293 del 12 dicembre 2016.
13 dicembre 2016
Il Presidente del Consiglio Gentiloni si presenta alla Camera per esporre il programma del nuovo Governo. La seduta viene quindi sospesa per consentire al Presidente del Consiglio di recarsi al Senato per depositare il testo delle dichiarazioni programmatiche.
Alla Camera riprende la seduta con il dibattito sulle comunicazioni del Governo. Dopo la replica del Presidente del Consiglio e le dichiarazioni di voto viene posta in votazione la mozione di fiducia n. 1-01448 (Rosato, Lupi, Monchiero, Dellai, Pisicchio, Alfreider, Formisano, Locatelli) per la fiducia al Governo Gentiloni, del seguente tenore: "La Camera, udite le dichiarazioni programmatiche del Presidente del Consiglio dei ministri, le approva" (risultato della votazione: presenti e votanti 473; maggioranza 237; favorevoli 368; contrari 105).
14 dicembre 2016
Al Senato si svolge la discussione sulle comunicazioni del Presidente del Consiglio Gentiloni; dopo la replica del Presidente del Consiglio e le dichiarazioni di voto viene posta in votazione la mozione di fiducia al Governo n. 1-00703, presentata dai senatori Zanda, Bianconi e Zeller, che ottiene il seguente risultato: 169 voti favorevoli e 99 contrari.
29 dicembre 2016
Il Consiglio dei ministri nomina 41 sottosegretari di Stato. Nel complesso i sottosegretari sono 42 (compresa la Sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Boschi, nominata il 12 dicembre). Successivamente i sottosegretari prestano giuramento a Palazzo Chigi.