11 novembre 2017

Viene pubblicata nella Gazzetta Ufficiale la nuova legge elettorale (legge 3 novembre 2017, n. 165). La legge prevede un sistema misto, parte maggioritario e parte proporzionale, sia per la Camera, sia per il Senato.

28 dicembre 2017

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella riceve al Quirinale il Presidente del Consiglio dei ministri Paolo Gentiloni Silveri e successivamente la Presidente della Camera, Laura Boldrini, e il Presidente del Senato, Pietro Grasso. Il Presidente della Repubblica firma quindi il decreto di scioglimento delle Camere, controfirmato dal Presidente del Consiglio (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 302 del 29 dicembre 2017).

Si riunisce il Consiglio dei ministri che, esaminata la questione della data di svolgimento delle elezioni politiche, decide di proporre al Capo dello Stato la data del 4 marzo 2018.

Il Presidente della Repubblica emana il decreto di convocazione dei comizi per il 4 marzo 2018 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 302 del 29 dicembre 2017), il medesimo decreto fissa per il 23 marzo 2018 la prima seduta delle nuove Camere, ai sensi dell'art. 87, terzo comma, Cost.

4 marzo 2018

Svolgimento delle elezioni politiche. La coalizione di Centrodestra riceve il maggior numero di voti. All'interno della coalizione la lista della Lega prevale su quelle di Forza Italia, Fratelli d'Italia e Noi con l'Italia-UDC (quest'ultima lista non supera la soglia prevista dalla nuova legge elettorale). Seguono quindi la lista del Movimento 5 Stelle e la coalizione di Centrosinistra formata dalle liste del Partito Democratico, +Europa, Italia Europa Insieme, Civica Popolare, SVP (di queste superano la soglia PD e SVP). L'unica altra formazione politica a superare la soglia fissata dalla nuova legge elettorale è Liberi e Uguali. Nessuno degli schieramenti raggiunge la maggioranza assoluta dei seggi, né alla Camera, né al Senato.

23 marzo 2018

Prima seduta delle Camere: si procede alle votazioni per l'elezione dei rispettivi Presidenti.

24 marzo 2018

Alla Camera, al quarto scrutinio, viene eletto Presidente l'on. Roberto Fico (422 voti).

Il Senato elegge Presidente alla terza votazione la sen. Maria Elisabetta Alberti Casellati che ottiene 240 voti.

Dopo i discorsi di insediamento, sia il Presidente della Camera, sia il Presidente del Senato, invitano i deputati e i senatori a dichiarare il gruppo di appartenenza entro il 26 marzo e convocano i gruppi stessi il 27 marzo perché procedano alla elezione dei presidenti e degli altri organi direttivi.

Il Presidente della Repubblica Mattarella riceve al Quirinale nel pomeriggio il Presidente del Senato e, successivamente, il Presidente della Camera.

Il Presidente della Repubblica riceve il Presidente del Consiglio dei Ministri Gentiloni che rassegna le dimissioni dal Governo da lui presieduto. Il Presidente della Repubblica invita il Presidente del Consiglio a rimanere in carica per il disbrigo degli affari correnti.

29 marzo 2018

Con un comunicato della Presidenza della Repubblica viene annunciato che il 4 aprile inizieranno le consultazioni del Capo dello Stato per la formazione del nuovo Governo e ne viene reso noto il calendario.

4 aprile 2018

Il Presidente della Repubblica Mattarella inizia le consultazioni per la formazione del nuovo Governo ricevendo in mattinata prima il Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, poi il Presidente della Camera, Roberto Fico, ed infine il Presidente Emerito della Repubblica, sen. Giorgio Napolitano.

Il Capo dello Stato quindi inizia gli incontri con le rappresentanze parlamentari delle forze politiche.

Al Senato si costituisce una Commissione speciale per l'esame degli atti urgenti presentati dal Governo, presieduta dal sen. Crimi (M5S). Una analoga Commissione per l'esame di atti del Governo, presieduta dall'on. Molteni (Lega), viene costituita alla Camera.

5 aprile 2018

Il Presidente della Repubblica Mattarella conclude gli incontri con le forze politiche per la formazione del nuovo Governo.

Il Capo dello Stato rileva che nessuna forza politica dispone dei voti necessari per formare il Governo e che quindi è indispensabile giungere ad intese tra più parti politiche per formare una coalizione. Dal momento che nelle consultazioni non è ancora emersa questa condizione, il Presidente della Repubblica intende far trascorrere qualche giorno di riflessione e procedere ad un nuovo ciclo di consultazioni nella settimana successiva.

12 aprile 2018

Il Presidente della Repubblica inizia la seconda tornata di consultazioni per la formazione del nuovo Governo ricevendo i rappresentanti dei gruppi parlamentari.

13 aprile 2018

Il Presidente della Repubblica conclude le consultazioni incontrando in successione il Presidente Emerito della Repubblica, Napolitano, il Presidente della Camera, Fico e il Presidente del Senato, Alberti Casellati.

Il Presidente della Repubblica, al termine delle consultazioni, rilascia una breve dichiarazione, in cui rileva che "il confronto tra i partiti politici per dar vita in Parlamento a una maggioranza che sostenga un governo non ha fatto progressi" e si riserva, attesi alcuni giorni, di valutare come superare "lo stallo" che si è registrato.

18 aprile 2018

Il Presidente della Repubblica conferisce al Presidente del Senato Alberti Casellati il compito di verificare l'esistenza di una maggioranza parlamentare tra i partiti della coalizione di Centrodestra e il Movimento Cinque Stelle e di un'indicazione condivisa per il conferimento dell'incarico di Presidente del Consiglio per costituire il Governo. Il Presidente della Repubblica chiede al Presidente del Senato di riferire entro il venerdì successivo 20 aprile.

Il Presidente del Senato Alberti Casellati inizia a Palazzo Giustiniani le consultazioni con le forze politiche incontrando separatamente le delegazioni di Movimento Cinque Stelle, Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia.

19 aprile 2018

Il Presidente del Senato Alberti Casellati prosegue le consultazioni e incontra nuovamente i rappresentanti della Coalizione di centrodestra e, successivamente, quelli del Movimento 5 Stelle.

20 aprile 2018

Il Presidente della Repubblica Mattarella riceve al Quirinale il Presidente del Senato, Alberti Casellati che riferisce sull'esito dell'incarico conferitogli il 18 aprile 2018 e rilascia una dichiarazione alla stampa.

23 aprile 2018

Il Presidente della Repubblica conferisce al Presidente della Camera Fico il compito di verificare la possibilità di un'intesa di maggioranza parlamentare tra il Movimento 5 Stelle ed il Partito Democratico per costituire il Governo. Il Presidente della Repubblica chiede al Presidente della Camera di riferire entro giovedì 26 aprile.

24 aprile 2018

Il Presidente della Camera Fico incontra a Montecitorio le delegazioni del Partito Democratico e, successivamente, del Movimento 5 Stelle.

26 aprile 2018

Il Presidente della Camera procede alla seconda giornata di consultazioni incontrando nuovamente, a Montecitorio, prima la delegazione del Partito Democratico e poi quella del Movimento 5 Stelle.

Il Presidente della Repubblica Mattarella riceve al Quirinale il Presidente della Camera Fico che riferisce sull'esito dell'incarico conferitogli il 23 aprile e rilascia una dichiarazione alla stampa.

3 maggio 2018

Si riunisce la Direzione del Partito Democratico che approva all'unanimità la relazione del segretario reggente Maurizio Martina in cui si esclude la partecipazione del partito ad un governo con il Movimento 5 Stelle o con il Centrodestra.

La Presidenza della Repubblica rende noto che il Capo dello Stato riprenderà le consultazioni per la formazione del nuovo Governo il 7 maggio.

7 maggio 2018

Il Presidente della Repubblica Mattarella procede ad una nuova tornata di consultazioni con i rappresentanti delle forze politiche per la formazione del Governo che si conclude nell'arco della giornata.

Al termine delle consultazioni il Presidente della Repubblica rilascia una dichiarazione in cui riconosce che "non vi è alcuna possibilità di formare un governo sorretto da una maggioranza nata da un accordo politico" e auspica che i partiti "in mancanza di accordi, consentano, attraverso il voto di fiducia, che nasca un governo neutrale, di servizio […]. Laddove si formasse nei prossimi mesi una maggioranza parlamentare, questo governo si dimetterebbe, con immediatezza, per lasciare campo libero a un governo politico.

Laddove, invece, tra i partiti, in Parlamento, non si raggiungesse alcuna intesa, quel governo, neutrale, dovrebbe concludere la sua attività a fine dicembre, approvata la manovra finanziaria per andare subito dopo a nuove elezioni […].

L'ipotesi alternativa è quella di indire nuove elezioni subito, appena possibile, gestite dal nuovo governo. Non vi sono i tempi per un voto entro giugno. Sarebbe possibile svolgerle in piena estate, ma, sinora, si è sempre evitato di farlo perché questo renderebbe difficile l'esercizio del voto agli elettori. Si potrebbe, quindi, fissarle per l'inizio di autunno. […] il nuovo governo, politicamente neutrale, resterebbe, come ho detto, in carica per le elezioni, da svolgere o in piena estate, ovvero in autunno, con i rischi che ho ricordato prima […].

Scelgano i partiti, con il loro libero comportamento, nella sede propria, il Parlamento, tra queste soluzioni alternative: dare pienezza di funzioni a un governo che stia in carica finché, fra di loro, non si raggiunga un'intesa per una maggioranza politica e, comunque, non oltre la fine dell'anno. Oppure nuove elezioni subito, nel mese di luglio, ovvero in autunno".

9 maggio 2018

L'Ufficio stampa del Quirinale rende noto che il Movimento 5 Stelle e la Lega hanno informato la Presidenza della Repubblica che è in corso un confronto tra i due partiti per pervenire ad un possibile accordo di governo e che per sviluppare questo confronto hanno bisogno di 24 ore.

14 maggio 2018

Il Presidente della Repubblica riprende le consultazioni per la formazione del nuovo Governo ricevendo al Quirinale la delegazione del Movimento 5 Stelle e successivamente quella della Lega.

18 maggio 2018

Il Movimento 5 Stelle e la Lega rendono noto di aver definito un accordo di programma (il Contratto per il Governo di cambiamento) per dar vita ad un Governo politico. Il contratto sarà sottoposto agli iscritti delle rispettive forze politiche per la sua approvazione.

21 maggio 2018

Il Presidente della Repubblica riprende le consultazioni per la formazione del nuovo Governo incontrando, separatamente, i rappresentanti del Movimento 5 Stelle e della Lega.

22 maggio 2018

Il Presidente della Repubblica riceve il Presidente della Camera, Fico e il Presidente del Senato, Casellati.

23 maggio 2018

Il Presidente della Repubblica, Mattarella conferisce l'incarico di formare il nuovo Governo al prof. Giuseppe Conte che, come da prassi, accetta con riserva.

Il Presidente del Consiglio incaricato incontra prima il Presidente della Camera, Fico a Montecitorio e successivamente il Presidente del Senato, Alberti Casellati a Palazzo Madama.

24 maggio 2018

Il Presidente del Consiglio incaricato Conte svolge le consultazioni per la formazione del suo governo incontrando i rappresentanti delle forze politiche a Montecitorio. Al termine delle consultazioni riceve una delegazione di risparmiatori.

25 maggio 2018

Il Presidente del Consiglio incaricato Conte incontra a Palazzo Koch il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco.

Successivamente, incontra alla Camera il segretario federale della Lega Matteo Salvini assieme al capo politico del M5S Luigi Di Maio.

27 maggio 2018

Il Presidente del Consiglio incaricato Conte si reca al Quirinale e rimette il mandato ricevuto al Presidente della Repubblica.

Al termine dell'incontro il Presidente della Repubblica rilascia una dichiarazione in cui afferma di aver condiviso e accettato tutte le proposte per i ministri formulate dal Presidente incaricato, tranne quella del ministro dell'Economia, chiedendo per quel ministero, "l'indicazione di un autorevole esponente politico della maggioranza, coerente con l'accordo di programma […].

A fronte di queste sollecitazioni aggiunge, quindi, di aver registrato "con rammarico - indisponibilità a ogni altra soluzione, e il Presidente del Consiglio incaricato ha rimesso il mandato" […] Sono stato informato di richieste di forze politiche di andare a elezioni ravvicinate. Si tratta di una decisione che mi riservo di prendere, doverosamente, sulla base di quanto avverrà in Parlamento. Nelle prossime ore assumerò un'iniziativa".

Successivamente, il Presidente della Repubblica Mattarella convoca per l'indomani al Palazzo del Quirinale il prof. Carlo Cottarelli.

28 maggio 2018

Il Presidente della Repubblica Mattarella conferisce l'incarico di formare il nuovo Governo al prof. Carlo Cottarelli che accetta con riserva.

Il Presidente del Consiglio incaricato Cottarelli incontra prima il Presidente della Camera Fico a Montecitorio e successivamente il Presidente del Senato Alberti Casellati a Palazzo Madama.

29 maggio 2018

Il Presidente della Repubblica Mattarella riceve il Presidente del Consiglio incaricato, Cottarelli.

31 maggio 2018

Il Presidente del Consiglio incaricato Cottarelli si reca al Quirinale e rimette il mandato ricevuto al Presidente della Repubblica.

Il Presidente della Repubblica Mattarella riceve al Quirinale il prof. Giuseppe Conte, al quale conferisce nuovamente l'incarico di formare il Governo. Conte accetta l'incarico e presenta al Presidente della Repubblica la lista dei ministri, ai sensi dell'articolo 92 della costituzione.

Il Presidente della Repubblica con quattro distinti decreti adottati in data 31 maggio 2018: accetta le dimissioni rassegnate il 24 marzo 2018 dal Presidente del Consiglio dei ministri on. Paolo Gentiloni Silveri in nome proprio e dei ministri componenti il Consiglio medesimo; accetta, su proposta del Presidente del Consiglio, le dimissioni rassegnate dai Sottosegretari di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri e dai sottosegretari di Stato presso i ministeri; nomina il prof. Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio dei ministri; nomina, su proposta del Presidente del Consiglio, i 18 ministri del nuovo Governo (di cui 12 con portafoglio e 6 senza portafoglio).

I quattro decreti sono pubblicati nella Gazzetta Ufficiale n. 126 del 1° giugno 2018.

1° giugno 2018

Si svolge al Quirinale la cerimonia del giuramentodel Presidente del Consiglio dei ministri Conte e dei ministri che giurano nelle mani del Capo dello Stato.

Subito dopo, si svolge a Palazzo Chigi la cerimonia di insediamento del nuovo Governo con il passaggio di consegne tra il Presidente uscente Gentiloni e il nuovo Presidente del Consiglio Conte.

Successivamente, si tiene la prima riunione del Consiglio dei ministri. Il Consiglio condivide le seguenti proposte formulate dal Presidente Conte: nomina a Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dell'on. Giancarlo Giorgetti, con le funzioni di Segretario del Consiglio medesimo il quale ha quindi prestato giuramento e assunto le proprie funzioni (la nomina è disposta con il D.P.R. 1° giugno 2018 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 127 del 4 giugno 2018); attribuzione delle funzioni ai vicepresidenti del Consiglio, sen. Matteo Salvini e on. Luigi Di Maio (l'attribuzione di funzioni è disposta con il D.P.R. 1° giugno 2018 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 127 del 4 giugno 2018); conferimento degli incarichi ai ministri senza portafoglio (gli incarichi sono conferiti con il D.P.C.M. 1° giugno 2918 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 127 del 4 giugno 2018).

5 giugno 2018

Il Presidente del Consiglio dei ministri Conte si presenta al Senato per esporre il programma del nuovo Governo. La seduta viene quindi sospesa per consentire al Presidente del Consiglio di recarsi alla Camera per depositare il testo delle dichiarazioni programmatiche.

Al Senato riprende la seduta con il dibattito sulle comunicazioni del Governo. Dopo la replica del Presidente del Consiglio e le dichiarazioni di voto viene posta in votazione la mozione di fiducia n. 1-00014 (Crimi, Candiani) del seguente tenore: "Il Senato, premesso che il rapporto fiduciario tra Governo e Parlamento si fonda su precisi contenuti programmatici; udite le dichiarazioni programmatiche del Presidente del Consiglio dei ministri; riconosciuto che i contenuti del «Contratto per il Governo del cambiamento», sottoscritto dal Movimento 5 Stelle e dalla Lega, corrispondono all'interesse e alle attese del nostro Paese; constatata la piena sintonia dell'indirizzo politico ed amministrativo espresso nelle dichiarazioni del Presidente del Consiglio dei ministri con i contenuti del citato «Contratto per il Governo del cambiamento»; valutata la necessità di impegnare l'Esecutivo in un'azione di governo fondata sul «Contratto per il Governo del cambiamento» conforme al suo contenuto ed in coerenza al suo profilo programmatico, esprime la fiducia al Governo della Repubblica" (risultato della votazione: presenti 314; votanti 313; maggioranza 145; favorevoli 171; contrari 117; astenuti 25).

6 giugno 2018

Alla Camera si svolge la discussione sulle comunicazioni del Presidente del Consiglio; dopo la replica del Presidente del Consiglio e le dichiarazioni di voto viene posta in votazione la mozione di fiducia al Governo n. 1-00006 presentata dai deputati D'Uva e Molteni (dal contenuto analogo a quella approvata al Senato) che ottiene il seguente risultato: 350 voti favorevoli, 236 contrari e 35 astenuti (presenti: 621; votanti 586; maggioranza: 294).

12 giugno 2018

Il Consiglio dei ministri nomina 45 sottosegretari di Stato. Nel complesso i sottosegretari si Stato sono 45 (compreso il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio nominato il 1° giugno).

13 giugno 2018

Si svolge la cerimonia di giuramento dei sottosegretari di Stato a Palazzo Chigi.