Il Governo presenta alle Camere entro il 28 febbraio di ogni anno, il disegno di legge di delegazione europea, che conferisce al Governo la delega per il recepimento delle direttive, l'attuazione degli altri atti dell'UE o la modifica o abrogazione di disposizioni vigenti limitatamente a quanto necessario per garantire la conformità dell'ordinamento a pareri motivati indirizzati all'Italia dalla Commissione europea o alle sentenze di condanna della Corte di giustizia. Si prevede, inoltre, la possibilità per il Governo, nel caso in cui insorgessero nuove esigenze di adempimento, di presentare entro il 31 luglio di ciascun anno un ulteriore disegno di legge di delegazione europea relativo al secondo semestre dell'anno stesso.
Ove necessario, il Governo può presentare un disegno di legge denominato legge europea recante disposizioni modificative o abrogative di norme interne oggetto di procedure di infrazione o di sentenze della Corte di giustizia, quelle necessarie per dare attuazione agli atti dell'Unione europea ed ai Trattati internazionali conclusi dall'UE e quelle emanate nell'ambito del potere sostitutivo dello Stato verso le regioni.
Il regolamento della Camera dispone che la Commissione politiche dell'UE esprima parere sui profili di compatibilità con l'ordinamento dell'UE di tutti i progetti di legge che contengano disposizioni rilevanti sotto il profilo della normativa europea.
Anche le Commissioni di merito sono tenute a prendere in considerazione, nell'ambito della istruttoria legislativa, la compatibilità della disciplina proposta con la normativa dell'UE.