La Camera partecipa alla formazione delle politiche e della normativa dell'UE attraverso strumenti conoscitivi, di indirizzo e controllo disciplinati dal Regolamento e dalla legge n. 234 del 2012 nonché dai Trattati. Al fine di consentire l'intervento delle Camere, la legge n. 234 pone in capo al Governo

  • l'obbligo di trasmettere alle Camere i progetti legislativi ed altri documenti dell'UE e di fornire un'informazione qualificata in merito ai medesimi atti, in modo da segnalarne la rilevanza e valutarne l'impatto ai fini dell'esame parlamentare;
  • l'obbligo di riferire alle Camere prima e dopo le riunioni del Consiglio europeo e, su richiesta degli organi parlamentari competenti, del Consiglio;
  • ulteriori obblighi di comunicazione e consultazione delle Camere in merito a specifiche attività e politiche dell'Unione (in particolare in materia economica e finanziaria).

Anche la Commissione europea e le altre Istituzioni dell'UE sono tenuti, in base al Trattato di Lisbona, a trasmettere direttamente ai parlamenti nazionali i propri progetti legislativi e documenti di consultazione.

Gli atti e i progetti di atti normativi dell'Unione europea sono assegnati per l'esame alla Commissione parlamentare competente per materia, che può adottare un documento finale, e per il parere alla Commissione politiche dell'UE.

I progetti legislativi relativi a settori di competenza non esclusiva dell'UE sono inoltre assegnati alla XIV Commissione politiche UE che può adottare un parere motivato in merito alla conformità del progetto al principio di sussidiarietà nell'ambito del meccanismo di allarme precoce, disciplinato dal Protocollo n. 2 allegato al Trattato di Lisbona.

La Camera dei deputati esamina il programma legislativo della Commissione europea e il programma del Consiglio dell'UE, congiuntamente alla relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'UE presentata dal Governo.

Le Commissioni parlamentari possono avvalersi nell'ambito dell'esame di atti o proposte dell'UE o comunque nella trattazione di affari europei di tutti gli ordinari strumenti istruttori, conoscitivi, di indirizzo e controllo previsti dal regolamento (audizioni, indagini conoscitive, interrogazioni ed interpellanze, risoluzioni e mozioni).