L'Aula
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La storia del palazzo
Colpisce, in una visione d'assieme, l'armonia fra l'anfiteatro dei banchi che degradano verso il banco della presidenza, le arcate imponenti delle tribune lungo tutto il perimetro della sala e il velario in vetro e ferro che, nella parte superiore, conferisce una grande luminosità all'ambiente
Il fregio del Sartorio
La parte centrale dell'emiciclo è occupata dal banco della presidenza e, poco più in basso, dalle due file di banchi riservati al Governo.
Sul banco della presidenza, a destra del Presidente siede un deputato segretario incaricato di leggere il verbale e altre comunicazioni durante la seduta; a sinistra il Segretario generale e i funzionari impegnati nelle diverse attività tecniche che accompagnano lo svolgimento delle sedute.
Il pannello bronzeo
Il tavolino quadrato
Agli stenografi era riservato il tavolino quadrato al centro dell'aula, posizione dalla quale era possibile cogliere meglio anche le interruzioni e le frasi pronunciate senza microfono. Il tavolo semicircolare che fronteggia i banchi del Governo è invece quello a cui siedono il relatore e i deputati che rappresentano la Commissione incaricata di riferire all'Assemblea sulla questione in discussione. Dal seggio del Presidente è possibile abbracciare con un solo sguardo i dieci settori di banchi in cui siedono i deputati.
Gli elementi decorativi
Per antica tradizione, che risale all'epoca della Rivoluzione francese, i gruppi parlamentari occupano nell'Aula il settore a destra, al centro o a sinistra che, ad avviso di ciascuno, meglio corrisponde alla propria identità politica o tradizione storica.Sul banco del Presidente accanto alla cartella di seduta spiccano la campanella con cui il Presidente richiama l'attenzione dei deputati e un prezioso calamaio d'argento. Sono però presenti anche le sofisticate apparecchiature tecnologiche di cui l'Assemblea dispone, fra le quali in particolare l'impianto di votazione elettronica e l'impianto di amplificazione. Ciascun deputato ha oggi un posto fisso nell'aula dal quale di norma parla (attraverso un microfono adattato al suo timbro vocale) e vota (attraverso un terminale che riconosce la sua tessera personale).
Dissimulati con discrezione fra i banchi e gli elementi decorativi, questi strumenti tecnologicamente assai avanzati convivono con gli antichi, come i due orologi in stile liberty inseriti da Basile ai due lati dell'aula e tuttora funzionanti.